Cultural heritage e territorio

Cultural Heritage
e territorio

Il patrimonio culturale come strumento di sviluppo socio-economico

Una buona comunicazione del patrimonio culturale sviluppa strategie di community building che fanno dialogare il mondo della cultura, il tessuto socio-economico, il mondo della ricerca e la cittadinanza tutta, valorizzando i beni materiali e immateriali che caratterizzano il territorio che ci circonda. Il Cultural Heritage, infatti, rappresenta uno degli Oggetti Comunicativi Matrice più strategici per costruire e rafforzare l’identità territoriale attraverso il coinvolgimento di tutti i diversi portatori di interesse che lo popolano.

La vision del CfGC

Oltre la visione di ‘territorio’ geograficamente prestabilita

Il CfGC interpreta il patrimonio culturale come l’insieme dei beni, materiali e immateriali, che appartengono ad un determinato territorio e che ne definiscono l’identità più profonda. Oltre quelli più tradizionalmente associati a questa tematica, come le biblioteche, gli archivi, i musei, i siti archeologici – ma anche i beni demo-etno-antropologici – si riconosce un valore fondamentale a tutti i sistemi produttivi – dell’agricoltura, dell’artigianato – che nascono da un saper fare frutto di una tradizione da sempre attenta a valorizzare la vocazione e l’identità di un dato territorio.

In questo senso, comunicare il Cultural Heritage significa prima di tutto superare il concetto di “conservazione” per realizzare una nuova modalità di valorizzazione che, anche grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie, rilanci i beni materiali e immateriali in un’ottica di ricerca e di innovazione per il territorio attraverso la creazione di comunità di interessi, di valori e di pratiche.

Per rafforzare l’idea di ‘bene come risorsa’, che è alla base di queste riflessioni, non si può prescindere, infatti, dalla valorizzazione delle relazioni che il Cultural Heritage è in grado di sviluppare per promuovere il territorio. A questo proposito basti pensare al legame dei beni storico-artistici con il paesaggio, con i prodotti agroalimentari e artigianali fino alle ricadute che può avere sull’economia locale, sul turismo, sulla mobilità, fino alla scuola e a tutto il mondo della formazione e della ricerca.

Il Cultural Heritage tra dimensione simbolica e realtà fisica

Il patrimonio culturale vive una relazione indissolubile tra l’immaginario che è in grado di evocare e la dimensione fisica che lo costituisce. 

Grazie a questa doppia anima, il Cultural Heritage mantiene il suo legame con il sistema di valori, la storia, il territorio e la popolazione che lo ha prodotto e realizzato in un dato tempo e in un dato spazio, determinandone l’unicità.

In questa prospettiva, la comunicazione gioca un ruolo strategico per ridefinire il significato di risorsa per il tessuto socio-economico attraverso un’operazione di informazione e di formazione nei confronti di tutti i portatori di interesse del territorio: dalle istituzioni, agli addetti ai lavori, dai ricercatori fino ai cittadini e ai visitatori.

La mission della nostra ricerca

Il Cultural Heritage come Oggetto Comunicativo Matrice

La comunicazione deve essere utilizzata non solo come strumento per la realizzazione di piani di tutela e di salvaguardia dei beni culturali, ma come strumento per garantire un processo di co-progettazione che veda il coinvolgimento e la collaborazione di tutti coloro che gestiscono e fruiscono tale patrimonio: dalle istituzioni, ai ricercatori, agli imprenditori fino alla cittadinanza.

Il Cultural Heritage, quindi, rappresenta un Oggetto Comunicativo Matrice attraverso il quale sviluppare la riprogettazione della relazione tra il patrimonio culturale e il tessuto socio-economicoSe il Cultural Heritage deve essere interpretato, nella sua gestione, come un centro di convergenze di interessi diversi in cui sono valorizzati i legami con la storia, con i valori e con il territorio, un punto estremamente strategico sarà la relazione che si innesca tra i beni, il territorio e il cittadino o visitatore.