Negoziazione e mediazione

Negoziazione e mediazione

La comunicazione trasforma i conflitti in risorse di progetto

Una buona comunicazione a sostegno della negoziazione e della mediazione permette di trasformare i conflitti distruttivi in conflitti costruttivi, a tutti i livelli, in tutti gli ambiti. Si tratta di avviare processi comunicativi in cui si legittimano le domande, si condividono le problematiche e si generano delle soluzioni inedite. Il mediatore, infatti, è soprattutto un buon comunicatore capace di porsi in un’ottica di ascolto, di creare convergenze e di incentivare il ruolo attivo di tutti i soggetti verso una risoluzione comune.

La vision del CfGC

Disintermediazione, conflitto, frustrazione: un’occasione per rilanciare la mediazione

Negli ultimi decenni abbiamo assistito ad un critico rafforzamento dei processi di disintermediazione che hanno attinto abbondantemente alla retorica della democraticità orizzontale della rete e del rapporto diretto tra vertice e base.

Questi processi, attivi a livello sociale quanto all’interno delle singole realtà aziendali e istituzionali, hanno fatto venir meno il fondamentale processo di mediazione e negoziazione preventiva e in itinere dei conflitti, inteso come strumento di progettazione dialettica piuttosto che come intervento ex post volto solo a limitare i danni o a creare condizioni di sterile patteggiamento fra interessi precostituiti e rispecchianti una condizione socio-economica ostile all’innovazione.

Mentre questo inarrestabile indebolimento dei corpi intermedi non ha sortito l’effetto positivo di ridefinire su basi nuove la fondamentale funzione di intermediazione e di gestione e risoluzione dei conflitti, la deriva cui stiamo assistendo – politica, economica, culturale – ha portato, in tante realtà più o meno strutturate, ad una scarsa valorizzazione dei soggetti, individuali (le persone) e collettivi, che spesso faticano a riconoscersi in un’identità e in una progettualità condivisa, finendo per provare frustrazione a causa del misconoscimento del proprio entusiasmo e dell’umiliazione della propria creatività.

Questo scenario, per quanto negativo, rappresenta per il CfGC il momento migliore per ripartire proprio dal valore della mediazione come pratica per la costruzione di comunità di interessi, pratiche e obiettivi.

Il valore della persona

Alla base della mediazione, il CfGC riconosce la necessità di ridefinire il valore dello Human touch all’interno dei processi comunicativi. Sempre più spesso – sia nei contesti organizzativi che nelle relazioni sociali – le nuove tecnologie e, più in generale, i processi di automazione stanno portando ad una eccessiva meccanizzazione delle relazioni, spostando l’attenzione più sui mezzi da utilizzare che sul coinvolgimento attivo dei soggetti.

Per dare una nuova centralità all’uomo, quindi, c’è bisogno di sovvertire il sistema comunicativo gerarchico-trasmissivo-imitativo e attivare processi generativi in cui ogni individuo è chiamato a sviluppare senso critico, porre domande e condividere conoscenze in vista di un progetto comune.

La mission della nostra ricerca

Il ruolo della comunicazione nei processi di mediazione e negoziazione

Una buona comunicazione a sostegno della negoziazione e della mediazione permette, infatti, di trasformare i conflitti distruttivi in conflitti costruttivi: dal piano internazionale a quello delle imprese, delle organizzazioni in una prospettiva di costruzione di comunità.

La comunicazione generativa, esplicitando, legittimando e valorizzando i bisogni e gli interessi di tutti i soggetti coinvolti fin dalle primissime fasi di ogni progetto, non elimina o elude la conflittualità: se governato e gestito consapevolmente, se ricondotto cioè all’interno di un progetto condiviso di innovation development e community buildingil conflitto è parte insostituibile di ogni processo d’innovazione.

Il dato di fondo è che la stragrande maggioranza dei comportamenti conflittuali non è funzionale a chi, magari con aggressività, se ne fa portatore. La comunicazione, infatti, può generare condizioni e contenuti che reindirizzano verso sbocchi altamente produttivi l’energia presente nei conflitti alla base dei rapporti interpersonali, dei contrasti d’interesse, delle disuguaglianze strutturali, dei parametri valoriali.