MATRIX system

Matrix System è uno strumento di ricerca, progettazione e sviluppo ideato dal Center for Generative Communication (CfGC) dell’Università di Firenze. Nel dettaglio si configura come una web-application che mira a sviluppare un’idea di automazione in cui sono gli obiettivi da perseguire e i valori che li ispirano, primi fra tutti quelli etici e morali, ad essere messi al centro delle attività progettuali, individuando di volta in volta la conoscenza e gli strumenti necessari per raggiungerli.

Un sistema che mette al centro lo Human Touch

l valore aggiunto di Matrix risiede nella sua capacità di intervenire su due differenti piani che, tuttavia, sono strettamente collegati l’uno all’altro: il primo riguarda le modalità di selezione e acquisizione dei dati; il secondo è maggiormente attento a sviluppare e ridefinire costantemente l’architettura dei progetti sulla base delle informazioni raccolte e rielaborate.

L’obiettivo di tale strumento è quello di valorizzare i singoli soggetti e di rimettere al centro della progettazione di modelli sociali inediti, i loro bisogni, le loro conoscenze, le loro reali esigenze, la loro comunità, la loro necessariamente mutevole identità, promuovendo così un paradigma che professa e pratica un’idea di coinvolgimento attivo di tutti i soggetti individuati, lavorando non sulla semplice trasmissione di contenuti, ma sulle relazioni tra i diversi portatori d’interesse al fine di valorizzare le potenzialità, non sempre percepite, dagli stessi soggetti che li sviluppano.

 

Un sistema basato sulla relazione fra Progetti-Fonti-Schedature

Matrix si basa sull’inscindibile trinomio Progetti-Fonti-Schedature che ne caratterizza significativamente la logica e l’impostazione generativa, operando il collegamento tra l’attività sperimentale (legata alla ricerca sul campo prevista dai Progetti) e la ricerca di base  (basata sull’individuazione di Fonti e sullo sviluppo di apposite Schedature). L’elemento che lega e mette in relazione le tre entità presentate è proprio la domanda di ricerca, il filtro critico che ogni studioso deve usare per individuare e leggere le diverse risorse necessarie allo sviluppo del progetto.

La sua importanza nella relazione tra le entità del trinomio sta soprattutto nel fatto che spinge lo studioso ad interrogare la fonte scelta solo attraverso la propria prospettiva, creando così una schedatura che risponde ad una specifica esigenza di conoscenza. Il ricercatore, in questo modo, si assume la responsabilità di una scelta che gli permette di circoscrivere il campo di studio (potenzialmente infinito) e di orientare le proprie azioni per il raggiungimento di un obiettivo definito (il progetto).

Non c’è quindi progetto da realizzare, fonte da scegliere o schedatura da scrivere che non sia collegata alla domanda di ricerca. Ogni fonte può essere funzionale ad uno o più progetti: per questo motivo, Matrix permette di interrogare e, quindi, schedare le stesse fonti alla luce di più domande di ricerca afferenti ai diversi progetti attivi. Una fonte, così, avrà più schedature in base alle diverse domande a cui risponde.

 

Un’inedita relazione tra sperimentazione e progettazione

La realtà che noi pratichiamo, le nostre azioni più quotidiane sono solo apparentemente insignificanti. Dal momento che sono organizzate e gestite da sistemi d’automazione potentissimi e invisibili a tutti noi, prese singolarmente sembrano avere conseguenze assai limitate ma a livello di sistema hanno effetti cumulativi, a cascata, positivi o negativi, a breve, brevissimo oppure a lunghissimo termine.

L’uomo non ha mai avuto tanta forza inconsapevole e a rischio di perdita di controllo, o nel migliore dei casi controllata da gruppi di potere ristretti e poco visibili, comunque non legittimati democraticamente. La storia è piena di calcoli fatti male, ma oggi, nel contesto della società planetaria e nell’era che chiamano Antropocene, un calcolo sbagliato può avere effetti irreversibili, non modificabili: la teoria della complessità lo ha spiegato molto bene. E questo vale per la società tutta come per un’impresa (oggi più che mai da analizzare e interpretare alla stregua di un essere vivente), per ogni tipo di organizzazione. A maggior ragione per la dimensione culturale della nostra vita.

La complessità che governa le nostre vite non deve però essere un limite, un freno all’azione e all’innovazione. Al contrario, è necessario comprenderla per individuare in essa e nella trama di relazioni in cui tutti gli elementi del sistema sono inseriti un immenso patrimonio di risorse ancora tutte da scoprire prima e da valorizzare poi. È per questo che il fulcro di tutti i progetti condotti sulla base della comunicazione generativa è un Oggetto Comunicativo Matrice, un oggetto modesto nell’economia dell’intero sistema ma portatore di grammatiche innovative in grado di attivare processi d’innovazione sull’intero sistema.