Agricoltura e sviluppo rurale

Agricoltura e
Sviluppo Rurale

La comunicazione per lo sviluppo dell’agricoltura

L’agricoltura è un potente strumento-matrice capace di aggregare, attorno alla qualità della vita delle persone, degli animali e delle piante, le regioni di un progetto sociale, economico, politico e soprattutto culturale che pone l’uomo al centro di uno sviluppo realmente sostenibile. L’agricoltura, quindi, se intesa come sistema complesso che intrattiene relazioni con elementi anche apparentemente distanti (sanità, istruzione, welfare, ecc.), può essere motore di innovazione (non solo tecnologica), in una prospettiva di ritrovata collaborazione fra vision e mission, fra valori e pratiche possibili, fra uomo e ambiente.

La vision del CfGC

L’agricoltura come potente strumento di intervento sistemico sul territorio

Il CfGC ritiene che le attivitĂ  agricole possano costituire, se ben comunicate, un potente strumento di intervento sistemico (uno strumento-matrice) sul territorio, considerato come espressione – in costante trasformazione – di infinite forme di attivitĂ  (sociali, economiche, culturali). L’agricoltura, infatti, presenta caratteristiche che, per quanto sottovalutate, possono risultare strategiche per ridisegnare il futuro del nostro paese, dell’Unione Europea, dell’intero pianeta. Eppure, nonostante questo suo fondamentale valore strategico, l’agricoltura fatica a comunicare se stessa a quelle realtĂ  – istituzioni, aziende, associazioni, centri di ricerca – che traggono o potrebbero trarre immensi vantaggi (economici, sociali, culturali) dal suo sviluppo. RealtĂ  che, a loro volta, spesso non colgono la trama potenziale di risorse che uno sviluppo rurale sostenibile può attivare e mettere a sistema.

L’innovazione nasce dall’ascolto dei bisogni degli agricoltori

Innovare è fondamentale, in ogni settore e a fortiori in agricoltura. L’innovazione, infatti, non è soltanto di natura tecnica e tecnologica, sebbene questi aspetti rivestano oggi un ruolo di primo piano. In questa prospettiva, è fondamentale esplorare tutte le potenzialitĂ  delle nuove tecnologie (ad esempio: l’agricoltura di precisione), tenendo al tempo stesso ben presente che ciò di cui il settore ha bisogno è una tecnologia al servizio dell’agricoltura e degli agricoltori, non un’agricoltura a misura di tecnologia. L’essere umano, i suoi bisogni e le sue potenzialitĂ  devono essere il fine ultimo di ogni processo di innovazione, non solo nell’ambito dell’agricoltura e dello sviluppo rurale.

Verso un modello di agricoltura sempre piĂą sostenibile

L’agricoltura industriale contribuisce largamente all’insostenibilità del nostro modello di sviluppo e, a sua volta, è uno dei settori maggiormente colpiti dai rischi ad esso connessi, su tutti gli impatti dei cambiamenti climatici. Un certo tipo di agricoltura, invece, può contribuire a risolvere alcune delle problematiche che affliggono il settore, promuovendo soluzioni innovative, sostenibili e resilienti dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. Ripartire dall’agricoltura per ricostruire un tessuto sociale, economico e culturale all’altezza delle sfide globali e in grado di garantire la centralità dell’uomo e della qualità della sua vita è allora uno dei principali contributi che si può dare per progettare e realizzare collettivamente uno sviluppo realmente sostenibile.

La mission della nostra ricerca

La sostenibilitĂ : community building che aspirino a farsi sistema

Il CfGC ha attivato un filone di ricerca incentrato sulla dimensione sostenibile del settore agricolo, che ha riscontrato evidenze scientifiche su come l’agricoltura si ponga come motore di sostenibilità solo se riesce a creare sistema tra moltissime realtà che la animano e che traggono giovamento dalla sua esistenza.
Ancora una volta è un problema di comunicazione: la sostenibilitĂ  dell’agricoltura dipende dalla sua capacitĂ  di costruire intorno alle proprie attivitĂ  – a livello locale ma anche a livello regionale, nazionale ed europeo – una comunitĂ  dinamica e collaborativa di interessi e di competenze tale da affermarsi sul piano economico e sociale. In questo modo l’agricoltura può trasformarsi in una risorsa potentissima per affrontare le piĂą impegnative sfide della nostra contemporaneitĂ : la sicurezza alimentare e la salubritĂ  di ciò che mangiamo, la mitigazione dei e l’adattamento ai cambiamenti climatici, la progressiva distruzione dei paesaggi fisici, sociali e culturali, i flussi migratori epocali, la crisi del paradigma tecnocratico che ha caratterizzato fino ad ora la nostra modernitĂ .
PiĂą in generale, l’agricoltura è un ambiente ideale per costruire un’inedita relazione tra passato e futuro, tra tradizione e innovazione, una relazione progressiva e non meramente conservativa mirata alla ridefinizione – con impatti che non si limitano al solo settore agricolo – degli aspetti simbolici così come di quelli fisici, di ciò che è possibile immaginare e di quanto si può concretamente realizzare.

Sostenibilità di sistema, quindi, alla cui creazione la comunicazione può dare un contributo insostituibile: dalla sanità al turismo, dall’industria manifatturiera 4.0 all’artigianato, dal patrimonio culturale e paesaggistico a tutto l’indotto che ne scaturisce.

Comunicare l’agricoltura: dall’ascolto alla partecipazione

Un aspetto fondamentale della ricerca del CfGC è quello che concerne il racconto mediale (su media sia vecchi sia nuovissimi) dell’agricoltura. Non c’è dubbio, infatti, che il futuro del settore, potenzialità comprese, sia profondamente intrecciato al livello di conoscenza che riesce a diffondere nel tessuto sociale.
I nostri ricercatori sono intervenuti in relazione al sistema dell’informazione, fornendo spunti di riflessione e raccogliendo i contenuti più adatti a generare attenzione e coinvolgimento, da un lato, e una concreta spendibilità nell’operatività del lavoro quotidiano, dall’altro. In una parola, l’intervento del CfGC è finalizzato a raccogliere i portatori di interesse in una comunità attiva in grado di costituire una rete di sostegno che permetta non solo di far fronte alla crisi, ma di rispondere giocando d’anticipo.
Perché nella società della conoscenza l’informazione può rappresentare il patrimonio più prezioso, ma occorre alimentarla attraverso il coinvolgimento del mondo della ricerca per garantirne l’affidabilità, l’autorevolezza e la veridicità.

Agricoltura e innovazione: la necessitĂ  di ridefinire la relazione tra scientia e usus

In quanto unità di ricerca di ambito universitario, i ricercatori del CfGC si interrogano sulla più corretta interpretazione della Terza Missione dell’Università in relazione al settore agricoltura. L’obiettivo è mettere in grado i ricercatori di valorizzare ciò che l’agricoltura rappresenta per il territorio di riferimento: per questo motivo il CfGC sta sviluppando, in collaborazione con importanti player e con alcune associazioni di settore, un modello di trasferimento dell’innovazione che sia specifico per il settore e che possa costituire un riferimento a livello europeo.
La sfida da vincere è quella di superare il modello che vede gli agricoltori come meri applicatori di conoscenze e innovazioni prodotte altrove e garantire a tutti i soggetti coinvolti nel processo comunicativo un ruolo proattivo di co-progettisti dell’innovazione. Si tratta quindi di coinvolgere soggetti portatori di conoscenze e competenze diversificate – preservando i loro differenti ruoli e i loro legittimi interessi – in un comune e condiviso processo di sviluppo economico, sociale e politico del territorio. Questo significa che l’impegno del CfGC, anche in questo ambito, può essere sintetizzato nel tentativo di ridefinire la relazione in essere tra scientia (la produzione di conoscenza) e usus (la sua applicazione).